Il circolo giovanile cattolico San Silvestro
Il circolo giovanile cattolico San Silvestro nacque nel 1930 a Calvi Risorta nella parrocchia di Visciano.
Il primo nucleo maschile della Società della Gioventù Cattolica Italiana (Sgci) fu fondato a Bologna nel settembre del 1867.
Due giovani universitari, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, costituirono un gruppo laicale impegnato a vivere l’esperienza di fede.
L’iniziativa ricevette l’approvazione di Papa Pio IX il 2 maggio 1868 con il breve pontificio “Dum filii Belial”.
Il documento evidenziava le finalità dell’associazione per formare gli aderenti alla professione della fede in un impegno apostolico che attraverso l’esempio trasfondesse “nella gioventù e nel popolo il sentimento religioso“.
Durante i primi anni della questione romana e in un clima largamente anticlericale, l’istituzione difese i diritti della Santa Sede.
Inoltre, diede vita a nuova forma di laicato cattolico che andava oltre la pratica religiosa delle antiche confraternite.
Nel corso del tempo, la Gioventù cattolica proseguì la sua evoluzione statutaria quasi autonoma.
Ma, con la riforma di Pio XI nel 1922, si dovette coordinare con la nuova organizzazione dell’Azione Cattolica centralizzata.
L’associazione si ingrandì rapidamente e, nel giro di pochi anni, si diffuse nelle parrocchie di tutta Italia.
In principio conservava una divisione in settore maschile e femminile, che negli anni fu superata.
La costituzione dell’organismo nel 1930
Il 5 ottobre 1930, si costituì nella frazione Visciano del Comune di Calvi Risorta il circolo giovanile cattolico “San Silvestro“.
La sua sede era in Corso Nazionale n. 55.
All’atto della sua costituzione, l’associazione contava 35 iscritti, tutti di buona condotta.
Il sodalizio non aveva finalità politiche e si sostentava con i contributi mensili dei soci.
Fondamentalmente, esplicava la sua attività nell’assistenza spirituale e nell’educazione dei giovani secondo lo statuto della Gioventù Cattolica Italiana.
Il circolo era retto da un Consiglio di Presidenza, composto dal Presidente, dal Segretario, dal Cassiere e da tre Consiglieri.
Il Segretario poteva assolvere anche alle funzioni gestionali del Cassiere.
Le cariche duravano un anno ed erano rinnovabili.
Il 5 ottobre 1930, nell’elenco dei giovani di Visciano che ricoprivano funzioni direttive, si annoveravano:
- Giuseppe Iannotta, Presidente
- Luigi Parente (7 febbraio 1910), Segretario e Cassiere
e i tre Consiglieri:
- Vincenzo Capuano (5 aprile 1912)
- Luigi Leone
- Oreste Pellino (6 settembre 1911)
In aggiunta, il parroco di Visciano Don Giovanni Rossi fu nominato assistente ecclesiastico dei giovani cattolici dall’Ordinario Diocesano.
Il Presidente rappresentava il circolo, presiedeva le adunanze del Consiglio e aveva rapporti con le autorità.
Il Segretario gestiva l’archivio e conservava i registri contenenti l’elenco dei soci.
L’incaricato annotava al suo interno la frequenza degli iscritti alle adunanze, alla comunione mensile e alle lezioni di catechismo.
Il Cassiere teneva il registro di cassa, riscuoteva le quote dai soci ed eseguiva le spese autorizzate in precedenza.
Il Consiglio di Presidenza dirigeva il gruppo e fissava annualmente la quota di affiliazione.
I suoi scopi
L’obiettivo principale del circolo riguardava la formazione religiosa e morale dei giovani.
Ciò avrebbe consegnato buoni cittadini alla Patria e figli esemplari alla Chiesa.
Dunque, per attuare tale finalità, i promotori esigevano:
- la scrupolosa osservanza dei doveri religiosi;
- la frequenza alla lezione settimanale di catechismo;
- la partecipazione collettiva alla comunione mensile.
Gli aderenti dovevano distinguersi nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nell’obbedienza al Parroco e al Vescovo.
Il circolo caleno, in conformità allo statuto fondamentale, si mantenne fedele alle direttive della Federazione Diocesana e della Presidenza Generale.
Il Consiglio di Presidenza convocava almeno due volte all’anno l’assemblea dei soci per stilare la relazione dell’attività svolta nel semestre.
Alle adunanze dell’organo direttivo partecipava anche l’Assistente Ecclesiastico.
L’istituzione inviava un suo rappresentante a tutte le adunanze dell’organismo Federale.
Inoltre, sollecitava tutti a partecipare al convegno diocesano indetto dalla Federazione.
Il Consiglio di Presidenza curava ogni anno la celebrazione della:
- Giornata Universitaria
- Giornata senza fumare
- Raccolta Missionaria
- Giornata del Papa
Per organizzare e coordinare ciascuna di queste iniziative, si individuava un componente del medesimo comitato.
L’associazione curata anche l’assistenza dei soci che partivano per il servizio militare.
Infine, in caso di scioglimento, tutti i beni del sodalizio sarebbero stati consegnati alla Federazione per una sua eventuale ricostituzione.
Lo statuto del circolo giovanile cattolico San Silvestro, redatto il 5 ottobre 1930, era firmato per esteso del Presidente Giuseppe Iannotta e controfirmato dal Brigadiere a Piedi Luigi Cicala, comandante della stazione dei Carabinieri di Calvi Risorta.
Il documento con l’accluso prospetto informativo fu inviato il 4 dicembre 1930 al Gabinetto della Regia Questura di Napoli.
Due giorni dopo, arrivò sul tavolo del Prefetto della città partenopea.
Il carteggio pose la prima pietra della futura Azione Cattolica di Visciano.
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