L’abbattimento del pilota Woodrow F. Morgan
Nel 1931, inizio quella che divenne nota come Tuskegee Experience.
Il capo della National Association for the Advancement of Colored People inviò una lettera al Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti D’America nella quale chiedeva che i neri potessero arruolarsi nell’esercito.
Dopo l’entrata degli USA nel secondo conflitto mondiale, il presidente Roosevelt volle fortemente un reparto di piloti di aerei militari composto interamente da uomini di colore.
Numerosi di loro si arruolarono e si formarono presso la locale Tuskegee University per prendere parte a questo progetto.
Nacque così a Chehaw in Alabama il 99th Fighter Squadron, meglio noto come Tuskegee Airmen.
Spesso lo soprannominarono “Red Tails”, le Code Rosse.
La base operativa si trovava presso l’odierno aeroporto municipale di Moton Field di Tuskegee nella contea di Macon.
L’unità militare rimase attiva dal 1941 al 1946.
I suoi piloti divennero leggende nei cieli d’Europa durante la seconda guerra mondiale.
Infatti, furono impiegati con compiti di bombardamento, ricognizione e pattugliamento aereo nelle varie battaglie svoltesi nel Mediterraneo e in Italia.
In seguito furono impiegati come scorta ai bombardieri strategici nelle missioni sopra la Germania e l’Austria.
Le loro gesta sono state raccontate nel film “Code Rosse”.
Nel 1944, il 99th Fighter Squadron fu schierato all’aeroporto militare di Pignataro Maggiore.
Dalla base aerea dell’alto casertano, i piloti afroamericani effettuarono molte missioni.
Ma una di queste riservò loro una brutta sorpresa.
L’azione di guerra a Frosinone
Alle 11:30 del 26 maggio 1944, otto P-40, armati con bombe da 500 libbre, decollarono dall’aeroporto alleato di Pignataro Maggiore.
I piloti dei caccia erano:
- Elwood T. Driver
- Henry B. Perry
- Albert H. Manning
- Theodore A. Wilson
- Robert W. Deiz
- Woodrow F. Morgan
- Alva N. Temple
- Clarence W. Allen
Per la cronaca, il giorno precedente, Henry Perry aveva danneggiato il suo areo in fase di rullaggio sulla pista pignatarese.
Il comandante della squadriglia era il tenente Robert W. Deiz.
Quattro delle loro bombe da cinquecento libbre colpirono diversi obiettivi militari.
Deiz assestò un altro colpo su una postazione di artiglieria in cima ad una casa a Fiuggi.
Un’autoblindo fu rapidamente distrutta.
Ma il P-40 del tenente Woodrow F. Morgan, bersagliato dal fuoco della contraerea, fu costretto a schiantarsi in un campo dell’esercito a nord-est di Frosinone.
I cannonieri nemici spararono contro l’aereo in stallo di Morgan pensando che fosse a livello del ponte per mitragliare.
Il tenente Deiz, comandante del volo, sopraggiunse sparando contro una postazione di artiglieria di 20 millimetri situata in una casa all’estremità nord-ovest del campo, avvolgendola in fiamme.
La contraerea, a sua volta, fece fuoco sull’aereo di Deiz.
Anche il P-40 del tenente Perry fu investito da colpi di arma da fuoco.
L’aereo di Temple fu colpito ad entrambe le ali.
L’elevatore sinistro rimase danneggiato, così come la sezione di coda.
Ma nonostante l’elevator control fosse completamente distrutto, Temple riportò il suo aereo malconcio fino a Pignataro.
Le operazioni da Pignataro
Operando a giugno da Pignataro, quattro P-40L del 99th Fighter Squadron effettuarono ricognizioni e mitragliamenti su Civitavecchia, Castelleone, Narni, Spoleto, Marciano e Bracciano.
Il ponte sul Tevere fu bombardato in picchiata, così come la città di Tivoli.
“Lieutenant Woodrow F. Morgan‘s P-40 was hit by ground fire, he was forced to crash at an army field nortwest of Presinene.
Thinking that Morgan was at deck level to strafe, enemy gunners began firing at his crippled aircraft.
Lieutenant Deiz, the flight leader, came in firing at a 20-millimeter gun position located in a house at the northwest end of the field, enveloping the gun position in flames.
Deiz’s plane had been hit by flak in tho places.
Lieutenant Perry’s P-40 was also shot up.
Temple‘s airplane was hit in the left and right wings.
The left elevator was damaged, as was the tail section.
Despite a completely destroyed elevator control, Temple was able to nurse his wounded airplane back to Pignataro.
Operating out of Pignataro in June, four P-40Ls of the 99th Fighter Squadron performed reconnaissance and strafing over Civitavecchia, Castelleone, Narni, Spoleto, Marciano, and Brachiano.
The Tiber Bridge was dive-bombed, as was the town of Tivoli.” (1)
La versione del caposquadriglia
Verso le ore 12:30 del 26 maggio 1944, durante una ricognizione stradale, Deiz fu chiamato dal pilota n. 3 in formazione.
L’aviatore gli riferì che il motore del suo wingman stava fumando.
In quel momento si trovavano a nord di Frosinone in tattica libera e l’aereo colpito era rimasto indietro e basso.
Un attimo dopo, il n. 3 gli comunicò che era nei guai.
Il comandante si voltò e vide il tenente Morgan che virava a poco a poco verso sinistra.
Il caccia si diresse verso un campo a nord-ovest della città.
In realtà era un aeroporto militare situato a 5 km da Frosinone utilizzato fino a sei mesi prima dalla Luftwaffe.
Deiz lo seguì giù, cercando di coprirlo dai proiettili sparati da una mitragliatrice di 20 millimetri.
Ma non seppe dire cosa non andava nell’aereo del tenente Morgan.
Il P-40 atterrò sul campo da nord-ovest a sud-est ad una velocità molto sostenuta sulla pancia.
L’aereo percorse circa un quarto di miglio a terra.
Poco dopo che si era fermato, ancora intatto, vide il pilota scendere dall’aeromobile e correre per una decina di metri.
Poi si voltò e sventolò quello che sembrava essere il suo giubbotto gonfiabile di salvataggio (Mae West).
Il caposquadriglia, colpito due volte dalla 20 mm, non riuscì a rimanere in zona per vedere cosa gli fosse successo.
Ipotizzò che fosse stato fatto prigioniero per la vicinanza della postazione di combattimento e per l’assenza di un riparo nell’aeroporto. (2)
Woodrow Foyosa Morgan
Woodrow Foyosa Morgan nacque a Omaha in Nebraska il 25 luglio 1918 da Alabama e Oceola Morgan.
Iniziò a lavorare come cameriere della Union Pacific Railroad.
Entrò poi nell’Air Force.
Nell’ottobre del 1943, all’età di venticinque anni, il pilota di caccia terminò l’addestramento presso la Tuskegee University in Alabama.
A partire dalla fine del 1943, svolse ventotto missioni in Nord Africa e in Europa.
Durante le operazioni militari, abbatté tre aerei tedeschi.
Per questo motivo fu insignito della Bronze Star e della Purple Heart.
Dopo l’abbattimento del suo caccia, i nazisti lo trasferirono, seppur ferito, in Germania.
Una volta arrivato in un campo di prigionia provvisorio, fu messo in isolamento nella totale oscurità per circa quarantacinque giorni.
La razione giornaliera consisteva in un pezzo di pane raffermo e una piccola quantità d’acqua.
Nel gennaio 1945, quando le truppe russe si avvicinarono al campo provvisorio, Woody e altri prigionieri furono costretti a intraprendere una “marcia della morte” di 18 giorni con un freddo pungente verso un campo permanente appena a nord di Moosburg, in Germania.
Marciarono 24 ore al giorno, fermandosi ogni ora per una pausa di riposo di 10 minuti.
Ogni sera alle 19:00 ricevevano una fetta di pane raffermo.
Alcuni abitanti del posto diedero loro dell’acqua mentre attraversavano le città.
In alternativa, avevano solo la neve sul ciglio della strada per dissetarsi.
Molti prigionieri alleati morirono durante questo viaggio allucinante.
Invece, Woodrow crollò e non fu in grado di continuare la marcia dopo una pausa di riposo.
Due soldati mormoni lo trascinarono nell’ultimo tratto prima di raggiungere l’enorme campo di prigionia.
Fu confinato a Moosburg dal febbraio all’aprile del 1945, quando le truppe americane del generale George Patton liberarono il campo.
La discriminazione razziale
Dopo tre anni di onorata carriera, il primo tenente Morgan lasciò il servizio militare il 20 novembre 1945.
Si ricongiunse con la moglie Juanita e il figlio di tre anni, Woodrow Jr., nella sua città natale di Omaha nel Nebraska.
Woodrow Morgan tornò al lavoro che aveva ricoperto prima di entrare nell’Air Force; come cameriere della Union Pacific Railroad.
Intanto, Juanita diede alla luce Gary Vincent nell’agosto del 1946 e Portia Margaret nel luglio del 1948.
Nell’autunno del 1950 i Morgan acquistarono una casa per la loro famiglia in crescita.
Il fabbricato si trovava ad un isolato dalla zona dove viveva la comunità bianca locale.
Così, vedendo una famiglia di colore trasferirsi nel loro quartiere, risposero con minacce e intimidazioni.
Arrivarono addirittura a lanciare vernice in casa e a rompere diverse finestre con pietre nel tentativo di impedire loro di entrare.
Sebbene avesse passato troppo tempo a lavorare duramente per essere spaventato da un piccolo gruppo di bigotti che lanciavano pietre, Morgan si rivolse ad una associazione.
Il DePorres Club decise di contattare la famiglia e i loro nuovi vicini, concordando sul fatto che alcuni “membri più anziani del club invitarono queste persone a placare le loro paure”.
Woodrow Morgan combatté due guerre: quella contro i nemici dall’altra parte dell’oceano e l’altra a casa contro la discriminazione razziale.
Morì a 84 anni di cancro il 29 maggio 2003 a Scottsdale in Arizona.
Bibliografia:
1) Homan Lynn – Thomas Reilly, Black Knights: The Story of the Tuskegee Airmen, 2001
2) MACR 5071
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