Il calciatore Nicandro Della Vedova

Il calciatore Nicandro Della Vedova

Nicandro Della Vedova è nato a Calvi Risorta il 4 novembre 1955 da Antimo e Immacolata D’Onofrio.

E’ il secondogenito della famiglia, una spalla per Alba (1953).

Studente alle elementari con l’insegnante Pasquale Bonacci, iniziò a tirare i calci al pallone in strada.

I rudimenti del gioco li apprese da Lorenzo Izzo, figlio di Amedeo, nel portone al civico 113 di Via XX Settembre.

Disputò le prime partite in campetti improvvisati inizialmente nel rione San Nicandro e poi nell’attuale villetta di Petrulo.

Da lì, tutti i giorni si recava con la sua combriccola sul campo sportivo, scontrandosi con il custode Luca Santillo.

Della Vedova mise in mostra la sua bravura nella prima sfida tra i rioni di Petrulo.

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Nel 1968 prese parte al 1° torneo giovanile con il Calvi Risorta, allenato da Silvestro Leone.

Pur non avendo l’età giusta, (meno di 14 anni), falsificò la data di nascita sul proprio documento per giocare.

Dal 1970, partecipò al campionato giovanile per due anni con la squadra organizzata da Don Giovanni Palumbo, parroco di Zuni, ed allenata da Girolamo Izzo.

La squadra era composta da Lorenzo Attolico, Antonio Bonacci, Michele Bovenzi, Giuseppe Cammuso, Nicola Caparco, Remo Cipro, Vincenzo D’Elia, Nicandro Della Vedova, Alfredo Maciariello, Carmine Simeone, Salvatore Ventriglia e Claudio Zona.

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All’appello mancano Antonio Bonacci, Nicandro Costanza, Gaetano Maciariello, Ulderico Parisi, Carmine Simeone ed altri.

In una finale disputata a Capua, la compagine calena sconfisse nientepopodimeno che i Falchetti della Casertana per 3 a 1.

Tuttavia, la squadra calena fu squalificata per aver schierato il fuori quota Guido Izzo.

Dalla stagione 1972/73, iniziò a giocare a Calvi Risorta con “AS Luigi Moccia” in 2° divisione.

Inoltre, lui e il compianto Italo Ciriello furono selezionati dalla FIGC di Caserta per far parte della Rappresentativa Provinciale nel torneo delle Provincie.

La carriera di calciatore

L’anno seguente, il selezionatore della rappresentativa casertana Di Monaco, gestore della clinica della penna, prescelse solo Della Vedova.

Il Di Monaco, allenando anche il settore giovanile della Casertana, trascinò il giovane caleno nella sua squadra.

Nella lunga carriera, Della Vedova ha ricoperto i ruoli di centrocampista, terzino sinistro e poi ancora centrocampista nelle seguenti squadre:

  • 1974 nella Casertana in serie C
  • 1975 nel Posillipo in 1° Categoria
  • 1976 nella Casertana in serie D
  • 1977 nell’Afragolese in Promozione, pur essendo destinato a Barcellona Pozzo di Gotto
  • 1978 nell’Afragolese in Promozione
  • 1979 nell’Afragolese in Promozione
  • 1980 nell’Afragolese in Promozione; vincono il campionato ed accedono all’Interregionale
  • 1981 nell’Afragolese in Interregionale; vincono il campionato ma furono retrocessi per illecito sportivo con una penalizzazione di sei punti
  • 1982 nell’Afragolese in Interregionale; rivincono il campionato ed approdano in C2
  • 1983 nell’Afragolese in Serie C2
  • 1984 nell’Afragolese in Serie C2
  • 1985 nell’Afragolese in Serie C2
  • 1986 nel Fasano in Interregionale
  • 1987 nell’Afragolese in Serie C2
  • 1988 nell’Afragolese in Serie C2; retrocedono in Interregionale
  • 1989 nell’Afragolese in Interregionale ed è l’ultimo anno in 4° serie
  • 1990 nel Casoria in Promozione; vincono il campionato ma a Benevento, ammessi alla finale, perdono dopo gli spareggi intergirone
  • 1991 nel Caianello in Eccellenza per 4 mesi
  • 1992 nel Venafro Ivana Cappellari in 1° Categoria; vincono il campionato e poi il salto in Eccellenza
  • 1993 nel Gladiator a S. Maria Capua Vetere in Eccellenza.

Nicandro Della Vedova

A fine marzo 1994, subì un grave infortunio lacerandosi il tendine d’Achille destro.

Da quel momento, ha smesso di giocare.

I suoi allenatori

Nel campionato 1981/82 trovò sulla sua strada Paolo Specchia.

L’avvocato di Trani era un uomo di calcio e ugualmente di cultura.

Eppure, durante il campionato, Specchia fu esonerato.

Al suo posto ingaggiarono Faustinho Jarbas, alias Cané, ex-calciatore del Napoli e del Bari.

Canè era un personaggio carismatico, pur essendo alle prime armi e non conoscendo l’ambiente.

Da persona passionale, era osannato e acclamato dal pubblico di Afragola.

Il suo ingaggio fu il preludio alla vittoria in campionato.

Per l’anno 1982/83, la società prescelse Franco Villa, ritenendolo idoneo a guidare la panchina nella categoria superiore.

Tuttavia, quest’ultimo si dimise perché la federazione, infliggendo sei punti di penalizzazione alla squadra, ne decretò la mancata promozione.

Al suo posto, reclutarono il friulano Mario Schettino.

Dopo poche partite, Schettino fu estromesso e richiamarono Canè a furor di popolo.

Il brasiliano, invece, rivinse il campionato portando l’Afragolese per la prima volta nella sua storia in serie C2.

L’anno successivo, la società riconfermò Canè.

Nel 1984/85, trovò l’allenatore Eugenio Fantini, ex calciatore di serie A.

Sapiente ed esperto, adottò un mix diversificato di allenamenti.

L’anno seguente, l’allenatore della squadra era Elia Greco, altro ex giocatore di serie A.

Milanese di nascita, la figlia aveva sposato uno del duo dei Righeira.

Della Vedova lo chiamava “maestro”.

Nel 1986/87 l’Afragolese prese Franco Villa, il dimissionario di qualche anno prima.

Nicandro Della Vedova lasciò la società per approdare a Trapani.

Ma, Elia Greco, arrivato a Fasano, lo volle a tutti i costi con se.

Così, pur avendo il biglietto per la Sicilia, accettò l’offerta del mister.

Nel 1987/88 Della Vedova ritornò nella squadra di Afragola, allenata da Alessandro Nedi.

Dopo poco, fu esonerato e richiamarono Canè.

Nell’ultimo anno in C2 con l’Afragolese, ritrovò Gianni Simonelli, filosofo e professore con la laurea in lettere classiche.

L’uomo e lo sportivo

Ambidestro, cursore di centrocampo ed allenatore in campo, spiccava per il gran dinamismo.

Dotato di un buon tiro dalla distanza, era anche bravo di testa, nonostante l’altezza.

Nelle amichevoli con il Napoli, diverse volte si è trovato di fronte Diego Armando Maradona.

1984_Della_Vedova_Maradona

Nella sua lunga carriera, ha avuto come compagno di squadra Pasquale Cannavaro, papà di Fabio e Paolo.

Inoltre, ha giocato con calciatori di Serie A e B: Alberto Arbitrio, Giovanni Quadri e Gino Cossaro.

Negli anni 1984 e 1985, lui e i compagni non hanno mai perso una sfida contro il Licata di Zdenek Zeman.

Per cinque anni, ha ricoperto il ruolo di capitano dell’Afragolese, segnando diversi goal.

Il Guerin Sportivo lo definì il miglior giocatore di serie C dell’anno 1984/85 nel suo ruolo.

Alla fine del campionato 1986/87 conseguì a Venafro, di fianco alla chiesa di San Nicandro, il tesserino di allenatore di 3° categoria con matricola 24997.

Agli inizi del 2000, cominciò ad allenare la giovanile del Vairano Scalo.

Qui, Giuseppe D’Agostino, titolare del caseificio La Pagliara, lo volle alla guida della prima squadra in Promozione.

A seguire, è stato il mister per due anni dello Zupo Teano in 1° Categoria e in Promozione.

Ha allenato anche il Pignataro Maggiore in 1° Categoria e il Vitulazio in Promozione.

Si è seduto l’ultima volta in panchina nel campionato di Promozione 2012/13 con il Comprensorio Vairanese.

Attualmente, è sposato con Enza Zona, dalla quale ha avuto due figlie: Chiara e Ludovica.

Il 4 novembre, i tifosi dell’Afragolese sui social continuano a ricordarlo con grande stima:

Oggi è il compleanno di un grande ex giocatore dell’ Afragolese degli anni d’oro Nicandro Della Vedova.
Auguri da tutta la tifoseria.”

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